Piero Gilardi
Torino, 1942
Piero Gilardi è conosciuto per i suoi famosi ‘Tappeti- natura’, gruppo di opere create in poliuretano espanso in cui vengono riprodotti dettagli di paesaggi naturali, terresti e marini. Ad esempio boschi, spiaggia, orto e giardini. Ispirazione viene tratta dalla pop art degli USA riproposta in chiave ecologista. Infatti l’artista vuole denunciare l’intervento dell’uomo sulla natura incontaminata, ricreando spazi naturali artificiali, ma che riproducono il vero allo stesso tempo. I ‘Tappeti Natura’ vengono esposti in diverse capitali, tra cui Parigi, NY, Bruxelles ed Amsterdam. Prende parte alle correnti artistiche quali l’Arte Povera degli anni ‘60 e la Land Art americana realizzando a rassegne internazionali all’interno del Stedelijk Museum di Amsterdam e del Kunsthalle di Berna. Lascia momentaneamente la produzione artistica per dedicarsi alla pratica della congiunzione “Arte Vita” partecipando a dimostrazioni di creatività collettiva nelle periferie urbane del mondo, in India, America e Africa. Riprende l’attività artistica negli anni ‘80 esponendo all’interno di gallerie alcune installazioni che prevedevano come completamento dell’atto artistico workshop con il pubblico. Negli stessi anni la sua ricerca artistica lo porta al progetto ‘IXIANA’ presentato al al Parc de la Villette di Parigi. Il progetto ha come fine la creazione di un parco tecnologico in cui il pubblico possa fruire di una esperienza immersiva e sperimentare le tecnologie, ma in un contesto artistico. Gilardi sperimenta nuovamente con installazioni multimediali negli anni ‘90. Queste sperimentazioni lo portano a fondare con Claude Faure e Piotr Kowalski l’associazione internazionale ‘Ars Technica’ di cui diventa responsabile per la sezione italiana. Oltre alla carriera come artista Gilardi si affaccia al mondo della scrittura pubblicando articoli su riviste d’arte e inoltre ha pubblicato due libri Dall’arte alla vita, dalla vita all’arte e Not for Sale. Ha promosso il progetto del ‘PAV – Parco Arte Vivente’, che si è aperto a Torino nel 2008, nel quale si compendiano tutte le sue esperienze relative alla dialettica Natura/Cultura.