Salvo
Salvo (1947 – Torino)
Salvatore Mangione, in arte Salvo è un artista siciliano, ma Torinese d’adozione. A poco meno di 10 anni si trasferisce, infatti, con la famiglia a Torino, città nella quale debutterà come artista concettuale e non solo. Dall’inizio degli anni ’60 dipinge e si mantiene vendendo a poco prezzo ritratti, paesaggi e copie da Rembrandt e Van Gogh.
Fra la fine degli anni 60’ e i primi anni 70’ inizia a dare una svolta importante alla sua carriera. Sono gli anni in cui conosce Kosuth, Barry e LeWitt e in cui focalizza i suoi studi sulla ricerca dell’io, l’autocompiacimento narcisistico, il rapporto con il passato e con la storia della cultura. Studi che porterà avanti negli anni successivi.
Dagli anni 70’ in poi, infatti, si registra la sua ascesa professionale, prima con gli autoritratti, ispirati ai big del rinascimento (Raffaello primo fra tutti) e poi con scene storiche rivisitate in chiave contemporanea.
Gli anni 80’ sono gli anni delle rappresentazioni paesaggistiche caratterizzate dalle forme geometriche ben distinte e dai colori molto accesi.
Negli ultimi anni della sua lunga carriera artistica, la sua pittura viene ispirata dai viaggi in Cina, Thailandia ed Egitto che lo porteranno ad esplorare nuove forme di paesaggio e di rappresentazione.