Pino Pascali

Pino Pascali nato nel 1935 a Polignano a Mare (dove oggi si trova La Fondazione Museo a suono nome), muore prematuramente a soli 33 anni, a Roma in un incidente d’auto. 

Nel 59’, dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma inizia la sua breve ma intensissima carriera. I suoi primi lavori come scenografo sono i bozzetti e i disegni per i Caroselli e per altri programmi televisivi. Nel giro di pochi anni appura ed espande sempre di più il suo genio artistico, prima con i plastici delle macchine ed armi da guerra e poi con le sculture di grandi dimensioni. L’arte di Pascali era allo stesso tempo concettuale e terrena, un’arte contemporanea ma anche primitiva. 

Nei primi anni 60’ stringe importanti sodalizi e collaborazioni con i più eminenti galleristi Romani: Sargentini, Sperone e Iolas. Quest’ultimo lo presenta a Parigi nel 1968, stesso anno della sua partecipazione alla Biennale di Venezia. 

La sua massima consacrazione gli fu conferita, purtroppo, solo dopo la sua morte, momento in cui a Pino Pascali viene confermi il Premio Internazionale per la Scultura. 

Non sono in pochi a pensare che l’improvvisa morte di Pino abbia lasciato un grande vuoto nell’arte contemporanea della seconda metà del secolo scorso. In molti si chiedono che cosa sarebbe stato in grado di generare se avesse vissuto più a lungo. 

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