Giosetta Fioroni

Giosetta Fioroni (Roma 1932) è una famosissima pittrice, scultrice, fotografa, regista e anche scrittrice italiana. Indirizzata all’arte dalla sua famiglia, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma dove conosce Burri e l’Informale materico, le esperienze d’oltreoceano di Rauschenberg e Pollock e il cinema americano di Buster Keaton.

Mostrando fin da giovane il suo talento per l’arte, nel 1955 partecipa alla VII Quadriennale di Roma e nel 1956 alla XXVIII Biennale di Venezia.

Nel 1958 si trasferisce a Parigi, dove vivrà fino al 1962. Qui conosce Tristan Tzara e gli altri dadaisti, respira l’aria del Surrealismo, si lascia incuriosire dal Nouveau Realisme e dal Neocubismo. Tornata a Roma, recupera la storia e le radici, ma assorbe anche molte novità e inventa i ‘Quadri d’argento’: texture metalliche di volti sconosciuti e anonimi della vita moderna, ritratti emblematici anche di un’Italia rurale spazzata via dalla incalzante deriva televisiva. Nel 1968 inaugura, con La spia ottica, la rassegna Teatro delle Mostre alla Tartaruga di Plinio De Martiis.

I suoi lavori e i suoi pensieri viaggiano da New York (L’Argento 1956-1976, a cura di Claire Gilman, Drawing Center di N.Y., 2013) a Catanzaro (Giosetta Fioroni, Roma anni ’60, Catanzaro, Museo MARCA).

Onirica e surreale, nell’immaginario taccuino dei suoi pensieri c’è sempre stato il desiderio-volontà di un plurilinguismo che ha le forme e i colori del teatro, della fotografia e del cinema, ma anche, della letteratura. Segni malinconici ma sempre affettivi e veri, capaci di diventare pittura come scrittura. E lo fa e continua a farlo senza mai diventare illustratrice rimanendo invece pittrice, complessa sì ma caleidoscopica.

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