Jean – Michel Basquiat

Jean-Michel Basquiat (1960-1988) nasce e muore a New York alla giovane età di 28 anni. C’è chi pensa sia morto per AIDS, chi per overdose. Nonostante la sua morte prematura, Basquiat è considerato, ad oggi, uno dei più famosi artisti d’arte contemporanea con delle vendite in asta davvero significative. In così pochi anni è riuscito a concentrare moltissimo della sua genialità artistica.

Nato nel sobborgo di Brooklyn nel 1960, ha origini haitiane e portoricane, esotismo che si percepisce anche dal nome: Basquiat si pronuncia “alla francese”. Già all’età di 11 anni è in grado di parlare, leggere e scrivere perfettamente in francese e spagnolo, immerso com’era dal melting pot culturale del suo quartiere.

Si racconta che sia stato influenzato dalla lettura Gray’s Anatomy di Henry Gray, regalatogli dalla madre durante un lungo periodo di degenza ospedaliera, per l’asportazione della milza in seguito a un incidente. Non a caso, elementi anatomici ricorrono spesso nei suoi interventi artistici.

La vita “da rock star” si confà particolarmente all’indole caotica e poco equilibrata di Basquiat: appena prima di entrare a far parte della Factory di Andy Warhol, è assiduo frequentatore dei locali maggiormente battuti dagli artisti e dagli esponenti della cultura newyorkese del periodo. Qui, tra gli altri, oltre allo stesso Warhol per cui stravede, incontra la cantante Madonna. Basquiat e Madonna, così, hanno una breve ma intensa frequentazione.

Alla fine degli anni 70′ risale la parentesi urbana della produzione di Basquiat, tipo di arte, quella dei graffiti, con cui inizia a farsi conoscere sullo scenario americano e non solo. A quell’epoca di firmava con SAMO, acronimo di “SAme Old Shit”. Le opere di Basquiat con dei netti riferimenti al graffitismo hanno aiutato fenomeni come Bansky a ottenere il successo della critica d’arte e a Entrare nei musei.

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