Karel Appel

Karel Appel (1921-2006) nasce ad Amsterdam il 25 aprile del 1921 e muore a Zurigo il 4 maggio 2006.

Inizia a dedicarsi agli studi artistici, ormai già giovinetto, all’età di 19 anni. Tuttavia, riscontra subito un notevole successo e nel 1946 tiene la prima personale all’Het Beerenhuis di Groningen e partecipa alla mostra “Jonge Schilders” allo Stedelijk Museum di Amsterdam. In questo periodo è influenzato prima da Pablo Picasso ed Henri Matisse, poi da Jean Dubuffet. Nel 1949 realizza una pittura murale per la caffetteria del Municipio di Amsterdam, che suscita uno scalpore tale da essere coperto per dieci anni.

Nel 1950 è a Parigi dove, tramite lo scrittore Ugo Claus, conosce Michel Tapié, che lo sostiene e lo aiuta a organizzare diverse mostre. Nel 1953 tiene una personale al Palais de Beaux-Arts di Bruxelles e nel 1954 riceve il premio dell’UNESCO alla Biennale di Venezia. L’anno successivo visita il Messico e gli Stati Uniti e vince un premio di grafica alla Biennale di Lubiana, nel 1959 gli viene assegnato il Premio internazionale per la pittura alla Biennale di San Paolo.

La prima importante monografia dedicata ad Appel, scritta da Claus, esce nel 1962. Trasferitosi a Parigi, riceve importanti inviti anche dalle Istituzioni francesi.  Nel 1968 il Centre National d’Art Contemporain di Parigi e lo Stedelijk Museum di Amsterdam gli dedicano delle mostre, come pure nel 1969 la Kunsthalle Basel e il Palais des Beaux-Arts di Bruxelles. Negli anni cinquanta e sessanta realizza diverse pitture murali per edifici pubblici. Appel per molti anni vive e lavora tra New York e Firenze e muore a Zurigo il 3 maggio 2006.

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